5 contenuti da non postare sui canali social della tua azienda
5 contenuti da non postare sui canali social della tua azienda
Daniela Zepponi
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Pubblicato il 17 Settembre 2019

Il mondo social si sa è ricco di contenuti, e spesso molti di questi sono del tutto ininfluenti. Oggi esistono esperti delle strategie di comunicazione che dei contenuti da postare ne hanno fatto oggetto di studio, e per questo il primo consiglio da seguire qualora si volesse sviluppare la propria attività attraverso Facebook o Instagram, è proprio quella di formarsi sempre di più rispetto alle tendenze del mondo, approfondendo le esigenze del proprio target e promuovendo contenuti di qualità. Al di là di questo però esistono sicuramente delle strategie che possiamo adottare per evitare di incorrere in uno dei classici errori via social che possano attirarci contro l’antipatia dei nostri followers: vediamo di quali si tratta.

Errori grammaticali sui social

Si tratta di un grande classico e ovviamente non ci sarebbe neanche da doverlo specificare: gli errori grammaticali sono la peggior piaga di coloro che vogliano divulgare contenuti di qualità. Inutile dire che i lettori non vi prenderanno sul serio se la vostra grammatica non è perfetta: il segreto per migliorarla è leggere moltissimo, e ovviamente controllare e ricontrollare di non aver fatto pasticci prima della pubblicazione.

Tentare di vendere sempre, e a qualunque costo

Vendere attraverso i social è ok, purché non diventi l’abitudine. I lettori non sono ingenui, e se capiscono che il vostro unico scopo sia quello di costringerli a comprare finiranno per stufarsi presto, abbandonando la vostra pagina.

Contenuti dispregiativi o negativi

Sui social come nella vita può tornare utile un po’ di diplomazia: se qualcosa o qualcuno ci ha dato fastidio, meglio non prenderlo in giro o umiliarlo attraverso la nostra pagina Facebook. E soprattutto guai a fare la voce grossa solo con l’intento di accaparrarsi più like: la carta vincente sui social network è l’onestà, e non guasta anche una buona dose di umiltà.

Contenuti copiati da altri

Le bugie hanno le gambe corte, e i social sono come una moderna piazza virtuale: se copiamo di sana pianta un contenuto non ci vorrà molto prima che il suo autore lo venga a sapere. Inoltre senza onestà verso gli altri verremo presto ripagati della stessa moneta, finendo per perdere tutti i nostri lettori: sui social vince l’originalità e l’autenticità, anche se questo significa essere meno “cool” di quelli a cui vorremmo ispirarci.

Hashtag compulsivi

E’ vero, gli hashtag possono essere un mezzo potente per raggiungere nuovi potenziali clienti e farli avvicinare al tuo prodotto, ma questo non significa che abusarne sia giusto. Meglio utilizzare pochi hashtagh mirati piuttosto che utilizzarne tanti e senza uno scopo.