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La rivoluzione digitale cambia il modo in cui scopriamo l’ambiente, in cui ci avviciniamo alla Natura, in cui possiamo mostrare bellezze straordinarie ai nostri figli senza disturbare, invadere, sporcare. Una rivoluzione gentile che passa per i social e grazie a strumentazione sofisticata ci rende ospiti invisibili ( e non invadenti) nel Parco dei Sibillini.
Se siamo qui a raccontare il Progetto “Occhio nascosto dei Sibillini” perché è legato a filo doppio a Sistema 3: Lorenzo Lambertucci l’ha creato infatti insieme a Stefano Ciocchetti e Nome Del Balzo Ruiti. Un’idea nata dall’amore per la fotografia naturale che in pochi anni si è trasformata in un luogo virtuale dove migliaia di persone possono osservare con emozione una volpe che scorrazza per il bosco, un capriolo in cerca dell’erba migliore da mangiare, un lupo attento ad ogni possibile preda.
Le telecamere nascoste riprendono ogni giorno la vita segreta e laboriosa degli animali e ce la mostrano con attenzione e rispetto, offrendoci una fruizione impossibile da avere di persona. Straordinarie sono state le immagine, trasmesse anche alla televisione nazionale e riprese durante il Lockdown, di una coppia di aquile intente a crescere la loro piccola, chiamata poi Futura.
Nel tempo è nata l’associazione Walden APS, di Promozione Sociale senza scopo di lucro: questa realtà si propone di valorizzare l’ambiente, il paesaggio, ed il territorio, con particolare attenzione alle terre alte. Il valore aggiunto del progetto è senza dubbio la corretta informazione delle buone pratiche: sui canali del progetto si pone attenzione particolare ad esempio a come comportarsi nel caso di incontri qualcuno di questi animali.
Il digitale, in questo caso, diventa strumento per veicolare conoscenza, per mostrare bellezza, ma anche per sostenere (e lo potete fare visitando il sito dell’Occhio) un gruppo di lavoro che tanto sta facendo per la conservazione e la conoscenza del territorio.