Fake news: cosa sono e come non cascarci!
Fake news: cosa sono e come non cascarci!
Gianni Angelozzi
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Pubblicato il 16 Aprile 2018
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fake news

Ne avete già sentito parlare: le fake news sono state continuamente citate in relazione alle ultime elezioni, a quanto è successo negli Stati Uniti, e persino la drammatica situazione in Siria sembra combattersi non solo con i missili ma anche con le Fake News. Ma sapete esattamente di cosa stiamo parlando?

 Cosa sono le “fake news”

“Fake news” o “notizie false” sono contenuti che girano per i web e hanno informazioni del tutto inventate o esagerate che distorcono le notizie vere. In realtà da quando esiste l’uomo le notizie legate a determinati fatti sono state inventate o modificate per assecondare fazioni in lotta contro di loro. Pensiamo alle dicerie sulla famiglia Borgia, alle Pasquinate, ai canard parigini. Eppure oggi con la rete la situazione sta sensibilmente cambiando,

Ora infatti, chiunque può accedere a molte fonti di informazione e allo stesso tempo creare un contenuto informativo con bassi costi e alte potenzialità di distribuzione. Queste caratteristiche hanno contribuito a migliorare in modo significativo la qualità dell’informazione. In questo contesto, si sono anche aperti nuovi spazi per chi insegue interessi diversi.

Cosa ci guadagna chi crea fake news

La creazione di notizie false conviene a chi se le inventa per tanti motivi. In primis essa può generare un grosso flusso di denaro attraverso introiti pubblicitari. In pratica se apriamo un sito. Lo riempiamo di bugie e di banner pubblicitari, tutti i click di quanto crederanno a quello che leggono riempiranno le tasche di chi ha creato il sito.

Ma c’è anche chi produce “fake news” per influenzare l’opinione altrui con finalità politiche: in questo caso si può sfruttare l’effetto “bolla” che Facebook e gli altri social network producono quando ci fanno vedere contenuti personalizzati, provenienti da (poche) fonti che confermano i nostri pregiudizi e su cui molti utenti cliccano senza neppure chiedersi da dove provengono.

Come riconoscere una fake news

Prima di condividere indiscriminatamente quello che trovate sul web rendendolo un posto peggiore e guadagnandovi la fama di bufalari (e facendo anche guadagnare in maniera scorretta della gente che non se lo merita) fate un check e ponetevi qualche domanda.

E’ troppo “bella” per essere vera? Cercatela su Google. Che si tratti del vaccino sul cancro o dell’immigrato evirato dal padre di una bambina molestata, sappiate che se c’entra la malattia, l’immigrazione o qualche politico potrebbe essere falsa. Cercate l’argomento su Google e se nessun quodidiano importante la cita, allora è una bufala.

Attenzione ad linguaggio. Se vengono usate parole come “Shock” “Nessuno te lo dice” “Non lo sentirai in tv” “Condivi se sei indignato” allora è sicuramente una bufala. Lo stesso se il titolo lascia il concetto in sospeso. Esempio “+++Notizia shock+++Incredibile Belen ha appena rotto con” e poi continua “Una botta contro uno spigolo l’unghia del mignolo destro”. E magari non è nemmeno vero.

La differenza tra Troll e Fake News

Non è semplice capire la differenza tra siti Troll e di Satira, come certi finti profili twitter di politici famosi, e come Lercio, che ironizza sull’attualità, e le fake news. E non è semplice perché la gente non legge nemmeno il titolo del sito, e scambia automaticamente “Lercio” per “Leggo” o per un altro “Giornale”.

Insomma: a volte basta davvero un minimo di attenzione, per evitare di trasmettere notizie errate e sciocchezze varie.