Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Google PageSpeed Insights è lo strumento che vi permette di testare aumentare la velocità di un sito web. Ma cos’è e come funziona?
Per iniziare basta inserire l’indirizzo del sito e cliccare su “Analizza”; in breve tempo si ottiene un report molto dettagliato con dei consigli per aumentare la velocità.
I parametri su cui Google PageSpeed Insights si basa sono due:
1 – Above the fold: è il tempo caricamento necessario affinché il contenuto della prima metà della pagina appare dopo la richiesta dell’utente.
2 – Tempo a pieno carico della pagina: è il tempo necessario per il browser a visualizzare completamente la pagina web dopo la richiesta dell’utente.
La votazione varia da 0 a 100.
Ma come si può aumentare la velocità di un sito? Ecco alcuni consigli utili.
1.Compressione: GZip permette di ridurre il peso della pagina addirittura fino al 90%, soprattutto in ottica mobile.
2.Redirect: per ogni reindirizzamento il rendering della pagina si blocca perdendo preziosi millisecondi. Evitateli, progettando le pagine in ottica responsive per i differenti dispositivi.
3. Contenuti Above-the-fold, la priorità
Il tempo di caricamento delle pagine si basa sia sulla velocità effettiva sia sulla velocità percepita. Per aumentare la velocità percepita è importante dare rilevanza ai contenuti above-the-fold , ovvero quelli nella prima metà dello schermo e ritenuti importanti per gli utenti perché visualizzati per primi.
4.Minimizzare HTML, CSS e JavaScript
Bisogna rimuovere i dati ridondanti e non necessari dal codice di una pagina. Ovviamente la rimozione dei dati nell’HTML, nei CSS e nei Javascript non portano a malfunzionamenti della pagina, tutto resto invariato a livello visivo / funzionale.
5.Server: il tempo di risposta di un server, secondo il Google Speed Test, dipende da una serie di fattori: richieste del database, percorso lento, framework utilizzato, librerie, risorse della CPU e delle memoria. Morale della favola: è importante investire in un web host di qualità.
6.Render-blocking JavaScript: se vi capita di leggere in Google Speed Test la frase “elimina il render-blocking JavaScript”, significa che qualche riga di codice sta mettendo in pausa il caricamento di una parte di pagina, e molto probabilmente il problema sono gli script di terze parti.
7.Cache del browser: Google Speed Test consiglia una strategia di caching che duri minimo 1 settimana, mentre per gli elementi che subiscono poche o nessuna variazione è preferibile 1 anno.
8.Ottimizzazione delle immagini: utilizzate il JPG quando potete, è un formato compresso ed è meno pesante rispetto al PNG che però mantiene le trasparenze.
Conclusioni
Fornire una migliore esperienza utente, e una maggiore velocità del sito, permetterà di aumentare il tuo traffico e di conseguenza le conversioni. Non dimenticatelo!