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  • Seo di base: 5 cose che non possono mancare nel tuo articolo
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 19 Novembre 2019
    Avere conoscenze seo al giorno d’oggi è fondamentale per la visibilità dei propri articoli sui motori di ricerca, in particolar modo su google. Ovviamente ciò richiede molto studio e pratica. Con qualche piccolo consiglio, però, si può comunque ottenere un risultato soddisfacente.  Le regole d’oro della seo di base   INDICIZZAZIONE/OTTIMIZZAZIONE PER MOBILE: Nel 2019 la maggior parte degli accessi ai contenuti online avviene tramite smartphone. Proprio per questo è fondamentale essere “mobile-friendly”. Questo vuol dire essere schematici al massimo, ridurre all’osso url, meta description e titoli. Se il sito lo consente, è meglio differenziare questi elementi tra la versione desktop e quella mobile. Inoltre, dato che spesso gli utenti non si dilungano nella lettura, bisogna cercare di mettere in evidenza il punto essenziale dell’articolo, ciò che deve essere assolutamente letto anche a scapito del resto. Fondamentale, inoltre, è scegliere un font leggibile, pulito, lineare e una dimensione dei caratteri adeguatamente grande da non rendere obbligatorio lo zoom. ·     CONTENUTI ORIGINALI: Un articolo è fatto ovviamente da contenuti. Occorre necessariamente differenziarsi da ciò che offrono gli altri siti web, ma questo non è sempre facile. Se si trattano notizie, ad esempio, è impossibile avere un contenuto originale al 100%. In questo caso, occorre puntare sui sinonimi senza, però, fare giri di parole per arrivare al succo della notizia. Al contempo, non bisogna tralasciare i dettagli utili al fine della comprensione dell’informazione.  ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI: I contenuti devono anche essere ben organizzati, attraverso l’utilizzo di grassetti, titoli e sottotitoli. Un articolo lungo va diviso in macrocategorie e “spezzato” da immagini. KEYWORDS: Biosgna prestare attenzione alle parole chiave, impostarle in modo intelligente senza, però, ripeterle di continuo. In questo caso si rischia di disincentivare l’utente nella lettura, poiché l’articolo diventa noioso e ripetitivo.  LINK INTERNI: I link interni che riportano ad altri articoli sono fondamentali. Però, non bisogna esagerare: il numero massimo è comunque intorno al centinaio, ma occorre regolarsi sulla lunghezza dell’articolo ed in più utilizzare sempre collegamenti coerenti.
  • Gestione perfetta del Centro del Riuso? Ci pensa CDRi Manager di Sistema 3!
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 12 Novembre 2019
    Dare nuova vita ad oggetto? Con il Centro del Riuso si può: ne avete mai sentito parlare?  I centri per il riuso sono spazi attrezzati dove ognuno di noi può consegnare quello che non ci serve più e che può essere utile ad altri, allungando così il ciclo di vita dei propri beni, con vantaggi per l’economia e per l’ambiente. Infatti i centri del riuso hanno finalità sia ambientale che sociale: si consuma di meno, perché gli oggetti non vengono buttati e c’è rispetto per le risorse con cui sono stati fatti, ma servono anche ad aiutare quelle famiglie e quelle persone che magari si trovano in difficoltà e non hanno accesso a determinati beni. Come funziona un centro del riuso? Presso i centri del riuso, possono essere consegnati a titolo gratuito dai cittadini beni usati integri e funzionanti, riutilizzabili direttamente o con l'effettuazione di operazioni di pulizia e di piccole manutenzioni. Non è una gestione semplice, monitorare tutto quello che entra ed esce da un Centro, e per questo motivo noi di Sistema 3 abbiamo realizzato CDRi Manager,  il primo software con tecnologia cloud appositamente creato per la gestione completa e ottimizzata del Centro del Riuso pubblico o privato. Un Centro del Riuso performante, che raggiunge gli obiettivi qualitativi e quantitativi prefissati, è frutto non tanto delle buone intenzioni, quanto di un’efficiente organizzazione e un’efficace gestione operativa nel cui cuore si trova il software gestionale. Come funziona CDRi Manager? 1.Supervisione Real-Time E In Cloud Della Gestione da parte del gestore o proprietario del Centro del Riuso con visualizzazione di tutti i dati di gestione, inclusi report statistici e rappresentazioni grafiche. 2.Riduzione Dei Tempi Di Acquisizione E Consultazione Dei Dati e dei tempi, per favorire le altre attività operative e migliorare la performance generale. 3. Dematerializzazione dei documenti cartacei con eliminazione completa della modulistica e acquisizione dei dati anagrafici degli utenti con tessera microchip e firma su tablet. 4. Possibilità di personalizzazione del gestionale per tutte le esigenze operative (ritiro a punti, ritiro a pagamento, agevolazioni ISEE, centri intercomunali, tipologie utenti, classificazioni beni, reportistica, etc.). In Italia si buttano ogni anno 600.000 tonnellate di beni potenzialmente riutilizzabili: mettiamo fine a questo spreco. E rendiamo il centro del Riuso più facilmente fruibile grazie a CDRi Manager. Per scoprire di più, visita il link: https://centrodelriuso.it/!
  • Marketing su tik tok: quale target di riferimento
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 05 Novembre 2019
      Tik tok è un’app dedicata ai giovanissimi, dove i ragazzini fanno video divertenti su tracce audio. Molte aziende tendono ad ignorarla, poiché credono erroneamente che su tale social è possibile trovare solo video di ragazzini. In realtà le stime sono impressionanti: tik tok conta mezzo miliardo utenti attivi, specialmente nella fascia 16-24 ma sta iniziando a spopolare anche tra gli user nella fascia 25-30. Gli utenti trascorrono quasi un’ora sul sito al giorno.   Proprio per questo, molti stanno iniziando a “fiutare” l’opportunità di fare business con tik tok. Una delle caratteristiche dell’app, è che l’algoritmo spinge molto sulla scoperta di contenuti e content creator nuovi. I social “classici”, al contrario, tendono a suggerire all’utente le persone vicine.   Come funziona l’advertising su tik tok?   L’influencer marketing già sta iniziando a prender piede su tik tok, e non di rado si notano contenuti sponsorizzati. Le differenze tra tik tok e instagram però sono sostanziali. Su instagram è l’azienda a scegliere con chi collaborare, e le modalità per farlo. Il brand può decidere se puntare su contenuti più “friendly” o puntare su scatti e descrizioni di qualità.   Per fare advertising su tik tok, invece, occorre avere un referente sull’app, essere un brand famoso e lanciato sul mercato. Inoltre bisogna avere un budget determinato, ed i contenuti sono legati a challenge “dal basso” (delle sfide tra utenti che possono realizzare video a tema oppure #hashtag da lanciare tra gli users).   Ciò che non tutti sanno, è che vengono pagati anche direttamente i creatori di contenuti più in voga: i fans possono inviare “rewards”, acquistando sull’app delle monete virtuali, che i creatori di contenuti possono tramutare in diamanti e poi cambiare in soldi veri e propri. La piattaforma trattiene il 50% delle monetine ricevute dai content creator reinvestendole nell’app. Infatti, questo metodo delle ricompense dovrebbe essere una sorta di rimborso spese, in quanto per un video molto breve occorrono spesso diverse ore di prove e montaggio, nonché attrezzature professionali.
  • Ambienti di apprendimento innovativi: opportunità da non perdere per le Scuole!
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 30 Ottobre 2019
    Una nuova importante opportunità viene messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione per le Scuole italiane, dedicato alla realizzazione di “Ambienti di apprendimento innovativi”, ossia ambienti e spazi di apprendimento attrezzati con risorse tecnologiche innovative, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo delle tecnologie. Infatti in attuazione del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca 22 novembre 2018, prot. n. 762, il Ministero intende offrire risorse dedicate proprio a questo. Lo scopo di tutto è promuovere l’impegno attivo degli studenti, promuovere l’apprendimento coordinato, stimolare i docenti a sintonizzarsi sulle motivazioni degli studenti, il tutto in uno spazio che si presenta misto, in parte virtuale in parte reale arricchendo il contenuto della didattica di risorse digitali fondate sulla realtà virtuale e aumentata. Parliamo quindi di flessibilità, adattabilità, multifunzionalità e mobilità, connessione continua con informazioni e persone, accesso alle tecnologie, alle risorse educative aperte, al cloud, apprendimento attivo e collaborativo, creatività, utilizzo di molteplici metodologie didattiche innovative. Una didattica smart, quindi, e noi di Sistema 3, che da sempre collaboriamo con le realtà legate all’Istruzione di tutta Italia, mettiamo a disposizione la nostra competenza e la nostra progettualità per pensare insieme a Dirigenti e Docenti le migliori soluzioni hi-tech da destinare agli studenti. La Sistema 3 infatti si caratterizza da sempre per la vendita di prodotti nel settore educational quali LIM, videoproiettori, monitor touch, laboratori di informatica/linguistici, per la realizzazione di impianti wifi in ambienti scolastici e per la formazione del personale docente secondo Direttiva Ministeriale n.170/2016 (ex n. 90/2003). Siamo certificati per la vendita e l’installazione di prodotti Promethean, lavagne e monitor interattivi: https://www.prometheanworld.com/activpanel  Per i monitor touch siamo certificati anche per prodotti NEC: https://www.nec-display-solutions.com/ e ovviamente siamo iscritti al Mepa. Noi di Sistema 3 possiamo essere al vostro fianco per cogliere l’opportunità di rinnovare i vostri ambienti didattici e dare un’opportunità in più di crescita ai vostro studenti: contattateci allo 0733 598843!
  • Youthquake - Il Cammino dei Passi Azzurri: la bella avventura di 10 giovani europei
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 09 Ottobre 2019
    Si è concluso il bellissimo progetto  “Youthquake - Il Cammino dei Passi Azzurri”, esperienza di volontariato europeo finanziato dal programma Erasmus+ che ha visto coinvolte le associazioni ARCS di Roma e Gruca onlus di Macerata con la collaborazione tecnica di Risorse Active Tourism ed il supporto logistico dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. 10 giovani volontari provenienti da Regno Unito, Spagna, Francia, Polonia, Turchia e Portogallo di età compresa tra 18 e 25 anni hanno percorso uno straordinario cammino all’interno del territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, ideato nel corso del Progetto Rinascimento Appennino. Si tratta di un lungo anello di 160 km suddivisi in 9 tappe che è già oggetto di promozione verso i camminatori di tutta Europa. L’itinerario attraversa borghi medievali dal fascino senza tempo percorrendo per lo più strade bianche e sentieri già esistenti, costeggiando campi coltivati e incrociando casali e vecchie chiese rurali. Le località toccate sono state nei secoli teatro di eventi storici cruciali per il nostro paese: dal Risorgimento al Medio Evo, dalla Resistenza all’Impero romano. Eventi che hanno lasciato tracce indelebili nell’architettura, nell’arte e nelle testimonianze storiche che hanno plasmato l’anima dei borghi in cui ci si immerge nel corso del cammino. Le 9 tappe sono partite da Camporotondo di Fiastrone e hanno portato i giovani volontari, accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica, ad attraversare tutti i comuni dell’Unione Montana pernottando a Sarnano, Monte San Martino, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Colmurano, Abbadia di Fiastra, Tolentino e Serrapetrona. I ragazzi hanno tenuto un diario giornaliero del cammino e sono intervenuti in diretta su Radio Linea parlando dell’esperienza vissuta e delle eccellenze naturalistiche, storiche e culturali del territorio.Al termine del Cammino i volontari hanno alloggiato nell’ostello comunale di Camporotondo di Fiastrone e lavorato per due settimane nella mediateca comunale per rielaborare il materiale raccolto durante il trekking e per sviluppare strategie di marketing territoriale online al fine di promuovere il nostro territorio anche nei loro paesi di origine.Nel corso delle attività i giovani camminatori hanno avuto anche un occhio privilegiato sul post sisma e sulla situazione che permane nell’entroterra maceratese, cercando di raccontare il contesto e cosa significa attraversare questi luoghi feriti. Noi di Sistema 3, che siamo partner del progetto Passi Azzurri, riteniamo sia stato un modo eccellente di raccontare il nostro territorio!
  • Roana CBF Macerata: finalmente in A2!
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 04 Ottobre 2019
    Sembra passato pochissimo da quando la Roana CBF Macerata debuttò nella categoria nazionale nella stagione 2012/2013, e smise praticamente subito i panni di matricola per indossare quelli di protagonista del campionato. L’ultimo successo ed anche il più ambito è stata la promozione in A2 dopo aver vinto per 3-0 il match casalingo contro l’Elettromeccanica Angelini Cesena. Un capolavoro indimenticabile. E questo capolavoro è stato il frutto del lavoro di tanta gente: dalle atlete all’allenatore Paniconi, dalla dirigenza ai tifosi innamoratissimi della loro squadra. Ma la società mostra la stessa grinta anche nel portare avanti il settore giovanile: sono ben più di 200 le ragazze tesserate che giocano in tanti campionati diversi, comprese quelle in prestito alle squadre dei paesi limitrofi con cui c'è una speciale collaborazione. E aggiungiamo anche grazie al lavoro degli sponsor: e noi di Sistema 3 siamo sia sponsor che partner del progetto, e abbiamo realizzato il loro nuovo e funzionale sito internet, basato sulla nostra piattaforma Logico Cloud. Il sito si interfaccia direttamente con con il sito della Lega Pallavolo Femminile ed è possibile offrire con i risultati in tempo reale. È un bell’orgoglio fare parte di questo progetto, che ci piace non solo perché amiamo la pallavolo, ma anche perché la squadra ROANA CBF MACERATA vuole essere, nell’idea dei suoi dirigente, uno stupendo strumento di promozione del territorio. E quando troviamo idee così belle, positive e articolate, noi di Sistema 3 non possiamo che essere felici di dare una mano! E adesso forza ragazze: la palla passa a voi!