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  • 5 errori da non fare quando si gestisce un e-commerce
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 11 Giugno 2019
    Il commercio online negli ultimi anni ha avuto una notevole crescita e questo è un aspetto che molte aziende tengono in considerazione, ma vendere dei prodotti tramite e-commerce non è facile senza gli strumenti giusti. Oggi vediamo 5 errori che spesso compiono alcuni imprenditori quando iniziano la propria attività online 1) Poche visite = Poche vendite Quando ci si concentra su una attività online spesso bisogna dimenticare tutto quello che si conosce sul commercio al dettaglio in un negozio fisico. Nel mondo del web non basta avere un prodotto di qualità, bisogna anche renderlo facilmente accessibile e reperibile. Per fare questo serve affidarsi ad esperti che possano occuparsi del corretto posizionamento sui motori di ricerca 2) Nel 2019 non si può prescindere dai social Le persone che comprano online sono abituate ad utilizzare siti come Amazon che offrono un servizio di assistenza completissimo. Chiaramente per una piccola start-up è impossibile replicare questa esperienza d’uso ma essere rintracciabili sui social network è indispensabile. Una pagina su Facebook dove l’utente possa fare delle domande e ricevere risposte in tempi rapidi è un grande passo verso la fidelizzazione del cliente 3) Regole chiare L’utente non compra se non si sente sicuro, quindi tutte le informazioni su pagamenti e consegna devono essere ben visibili nella home e devono essere chiare 4) Modalità di pagamento Come dicevamo nel punto 3 l’utente spesso non si fida per cui nei limiti del possibile è necessario offrire metodi di pagamento sicuri, in particolare PayPal. Molti sono disposti a pagare un sovrapprezzo per la modalità contrassegno. 5) Spedizioni e Consegna Più è chiaro il processo dall’evasione dell’ordine alla consegna, maggiore è la possibilità che il clienti ritorni a fare acquisti. Quindi è necessaria una comunicazione chiara: è importante comunicare via email la presa in carico dell’ordine, l’avvenuta spedizione e bisognerebbe anche fornire il codice di tracking. Noi abbiamo realizzato l'e-commerce soundtech.it: andate a dare un'occhiata e diteci cosa ne pensate!
  • Breve guida ai Google analytics
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 27 Maggio 2019
      Google Analytics è un servizio gratuito che serve per raccogliere ed elaborare i dati relativi al traffico di un sito web. Lo strumento consente di dar vita a statistiche dettagliate sul numero dei visitatori di un sito, ma non solo. Dal numero di visite e condivisioni si può rilevare il gradimento di un contenuto, di una campagna o di un prodotto e, pertanto, migliorare le proprie strategie di marketing, correggendo gli eventuali errori. Quindi, Google Analytics è utile per tantissimi soggetti: per coloro che si occupano di content marketing, al fine di coinvolgere più efficacemente il proprio pubblico; per gli imprenditori digitali che gestiscono un e-commerce, in modo da individuare facilmente i prodotti più desiderati; per chi si occupa di acquisizione della clientela. Come funziona Google Analytics  Il motore del servizio di statistiche di Google è un codice di monitoraggio che raccoglie, in forma anonima, i dati delle visite e li invia al centro di elaborazione. Grazie al linguaggio JavaScript, l'intero sito o applicazione è monitorato. Ottenere il codice è piuttosto semplice, basta accedere al proprio account Google, cliccare sul pulsante “Registra”, impostare il nome dell'account, indicare l'url del sito web, la categoria di appartenenza e il fuso orario. Subito dopo è sufficiente cliccare sul pulsante “Ottieni l’id di monitoraggio”, al termine della pagina. A questo punto avrete il codice e per renderlo operativo lo dovrete inserire nel vostro sito. Come configurare Google Analytics Prima di iniziare ad esaminare i report e le statistiche di Google Analytics, vediamo i punti chiave per configurare al meglio il vostro servizio personalizzato. In ogni account attivo viene generata una proprietà e, al suo interno, automaticamente una vista, cioè un insieme di regole standard utili per visualizzare i dati. Questa configurazione può, ovviamente, essere personalizzata. Innanzitutto, può essere utile creare una vista di prova, che serve per testare i dati e per essere certi che non ci siano errori nelle visualizzazioni. Una impostazione di base da attivare subito consiste nell'escludere dalle statistiche il traffico interno, cioè quello generato dal proprio indirizzo IP. Le statistiche fornite da Google Analytics sono di 5 tipi principali: pubblico, che fornisce informazioni sui visitatori come età, sesso e provenienza geografica; acquisizione, che specifica i canali attraverso cui gli utenti arrivano al sito; comportamento, indica le pagine più visualizzate, quelle di destinazione e quelle di uscita; conversioni, fornisce indicazioni sull’efficacia delle campagne promozionali; in tempo reale, mostra la situazione live del sito. Attualmente Google Analytics è il servizio di statistiche più utilizzato, più conveniente e non si può non avere.
  • Le competenze digitali più richieste per trovare subito lavoro
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 25 Maggio 2019
    La rivoluzione digitale interessa tanto anche il mondo del lavoro, nel quale le competenze informatiche e digitali rappresentano i requisiti sempre più richiesti per trovare un'occupazione. Infatti, più della metà dei posti di lavoro disponibili richiedono, oltre alle soft skills, anche le digital skills. I settori lavorativi più interessati, oltre a quello riguardante l'ICT, sono: l'industria meccanica, l'industria della moda, il settore alberghiero e il settore pubblico. Ma non è difficile affermare che il mondo del lavoro nella sua globalità è sempre più coinvolto dalle tecnologie informatiche, dal web e dal mondo della comunicazione, con picchi maggiori per quelle professioni non informatiche che riguardano le figure di supporto e di management nelle aree di produzione, progettazione, ricerca e sviluppo, marketing e gestione delle risorse umane. Quali sono le competenze digitali più ricercate e non solo Le digital skills possono suddividersi in: competenze di base, cioè le capacità di usare quotidianamente strumenti informatici; applicate, cioè le capacità di usare strumenti e software nei processi operativi e decisionali; tecniche ICT, come la capacità di progettare soluzioni e piattaforme tecnologiche e di brokeraggio informativo, intese come la capacità di utilizzare strumenti informatici per lo scambio di informazioni. All'interno di queste quattro macro-aree, ci sono delle abilità che fanno più gola alle aziende. Si tratta, ad esempio, della capacità di creare siti web o blog unitamente alla conoscenza del linguaggio SEO, che permette l’ottimizzazione dei contenuti sui motori di ricerca. I datori di lavoro sono molto attenti a questa competenza perché oggi ogni contenuto, informazione e messaggio promozionale scorre sul web. Pertanto, per un'azienda, possedere un proprio sito ottimizzato e denso di contenuti di qualità, è un fattore chiave per essere conosciuti e trovati, alimentando la proprio notorietà commerciale. Altre competenze sono quelle di: saper creare e gestire campagne per i social media, fondamentale soprattutto nell’industria del marketing; gestire un vlog o un canale YouTube ed avere dimestichezza con un settore in crescita come quello del mobile development.  Le doti personali non si collocano in secondo piano, perché il lavoratore competente e preparato risulta perfetto e ricercato dalle aziende se possiede anche qualità personali di influencer per creare contenuti virali e uno spirito creativo, curioso e positivo che riesca efficacemente ad ottimizzare qualunque business.
  • Outdoor advertising: come cambia a causa del digitale
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 24 Maggio 2019
    Con il termine outdoor advertising si intende ogni forma di pubblicità che è diretta verso il potenziale consumatore quando si trova fuori di casa. Oggi, infatti, si trascorre fuori dalle mura domestiche oltre il 70% del proprio tempo e, pertanto, il settore si è evoluto in modo da intercettare sempre più clienti in ambiente esterno. La tecnologia, in questo campo, è il moto propulsore che spinge il settore verso nuove frontiere. Come cambia l'outdoor advertising La pubblicità, in realtà, ci raggiungeva fuori casa anche in passato. Si pensi ai cartelloni pubblicitari e alle gigantografie sui mezzi di trasporto pubblico e sulle facciate dei palazzi. Ciò che è cambiato è il mezzo, lo strumento utilizzato per diffondere messaggi promozionali. Il digitale ha preso il sopravvento e si può sintetizzare con l'acronimo DOOH che significa Digital Out of Home. Si tratta dell’insieme di tecnologie e servizi relativi a installazioni digitali, in cui scorrono contenuti promozionali, collocate in aree pubbliche ad intensità elevata di traffico, come aree urbane pedonali, stazioni, aeroporti, strade, centri commerciali, mezzi in movimento, ristoranti, ascensori, palestre e, in generale, ogni luogo pubblico che generi aggregazione di persone. Le tecnologie protagoniste sono perfezionate in modo da essere fruite "on the go", quindi mentre si cammina, aspetta, viaggia e così via.  Il settore dell'outdoor advertising si evolve non soltanto a seconda della tecnologia disponibile, ma anche in rapporto alle accresciute esigenze e competenze dei consumatori, che si sono abituati a contenuti di elevata qualità e strumenti sempre più avanzati. Un mercato che vale miliardi di dollari e che fa già parte del nostro stile di vita La funzione dell'outdoor advertising è quella di intrattenere, informare e influenzare le decisioni d'acquisto dei consumatori, a prescindere del luogo in cui si trovano. L'avvento e l'avanzata del digitale ha già cambiato molto delle nostre vite, dalla tv, alle fotografie e molto altro, e risulta essere l'aspetto trainante di questo settore. Ad esempio, il digital signage, che non troppi anni fa era considerato ancora un metodo sperimentale, molto costoso e poco diffuso, oggi rappresenta la quotidianità. Il trend è in crescita e riscontra l'alto gradimento dei consumatori, sempre più alla ricerca di un linguaggio comune. In Italia, l’84% della popolazione si sposta abitualmente in ambiti urbani. Quindi, circa 42 milioni di persone sono potenzialmente esposte, ogni giorno, all'outdoor advertising. Contenuti dinamici di grande impatto e connessione di rete, compongono un risultato particolarmente apprezzato, soprattutto quando è ben integrato nell'ambiente circostante e permette l'interazione del consumatore. Ci si può aspettare che questi strumenti affianchino e finiscano per sostituire le campagne promozionali tradizionali, in un percorso di miglioramento qualitativo che soddisferà i consumatori più difficili che ricercano maggiori stimoli e incoraggianti effetti. Il futuro è già in corso.  
  • 5 consigli per migliorare l'ADS di Facebook
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 03 Maggio 2019
      Come migliorare l'ADS di Facebook? É una domanda lecita per chi vuole sponsorizzare un prodotto o un servizio su Facebook, ma oltre all'aspetto tecnico bisogna considerare anche l'aspetto umano. Gli utenti che navigano sul social network di Zuckerberg effettuano scrolling veloci e raramente si soffermano su notizie o inserzioni a meno che non siano realmente interessanti e pertinenti ai loro interessi. Scopriamo quali sono le 5 idee vincenti per creare una campagna ADS di successo e catturare l'attenzione degli internauti.   Le cosiddette "call to action" sono fondamentali per generare conversioni e devono spingere il pubblico a compiere l'azione in quel preciso instante, sottolineando ed evidenziando il valore aggiunto ed i vantaggi concreti e tangibili ottenuti. Per invogliare l'utente a compiere una precisa azione è possibile offrire piccoli incentivi come ebook gratis in omaggio o sconti sui prodotti acquistati. Una buon "call to action" deve offrire una risoluzione immediata e sicura del problema che si vuole risolvere.   Il pubblico non acquista solo prodotti ma soprattutto emozioni, quindi bisogna entrare in empatia con lui battendo molto sull'aspetto emotivo. Il potenziale cliente deve capire che chi scrive un annuncio non è una macchina, ma un essere umano che come lui ha i suoi stessi bisogni e le stesse necessità. Stabilire un contatto emotivo consente quindi di generare engagement e migliorare il brand awareness di un'azienda.   La scrittura deve essere lineare e soprattutto adeguata al target di pubblico. Se ad esempio si vende un prodotto ad una nicchia ristretta di professionisti si possono utilizzare parole tecniche, denotando così una notevole competenza nel settore. Diversamente se il prodotto è rivolto ad una clientela più vasta è opportuno utilizzare un linguaggio più semplice e comprensibile per creare una comunicazione chiara e facilmente accessibile a tutti.   La curiosità è la molla che spinge gli utenti a cliccare su un articolo o su un'inserzione quindi bisogna stimolarla tramite frasi ad effetto, domande pertinenti o anche foto particolari ed originali. Un'ottima strategia è quella di anticipare alcune caratteristiche del prodotto spingendo il lettore a volerne sapere di più.   "Last but not the least" un ultimo aspetto da considerare riguarda i commenti rilasciati dagli utenti. Gli acquirenti online sono molto influenzabili e quindi se un prodotto ha ricevuto molti commenti positivi "abbassano" le difese e risultano più propensi all'acquisto poiché vengono rassicurati dai feedback positivi degli altri utenti.    
  • Marianna Santoni sceglie l’azienda Sistema 3 per la realizzazione del nuovo sito
    Di Daniela Zepponi
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    Pubblicato il 19 Aprile 2019
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    adobe / guru / Lightroom / Marianna Santoni / Photoshop / santoni
    Nel campo della fotografia digitale Marianna Santoni è tra gli esperti al mondo con il più alto numero di riconoscimenti ufficiali da parte dei maggiori marchi del digital imaging. Oltre le sue competenze riconosciute a livello mondiale, quando conosci Marianna Santoni a colpirti immediatamente è la sua straordinaria positività e la sua capacità di trasmettere un’energia contagiosa a chiunque entri in contatto con lei. Perché Marianna Santoni è una professionista capace di trasformare la semplice passione dei suoi corsisti per la fotografia in un lavoro che li accompagnerà tutta la vita. Lo si evince dalle testimonianze di chi ha avuto la fortuna di frequentare i suoi corsi: Marianna è capace di trasformare la pura teoria in immagini uniche e di tirare fuori dallo spirito dei suoi allievi la loro visione del mondo. È stata la prima italiana "Adobe® Guru per il digital imaging" per Photoshop e Lightroom nel 2004, ha ricevuto il premio Donna dell’anno nel 2007, è stata l’unica fotografa italiana nominata al merito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra le 54 "donne di talento" italiane nel 2010, è l’Unico fotografo italiano "Canson® Infinity Ambassador" nel 2018: e questi sono solo alcuni dei titoli che abbagliano all’interno di un curriculum vitae assolutamente impareggiabile. Ed è anche per questo che ogni suo corso, ogni evento da lei organizzato è sold out nel giro di poche ore. Osservando le foto scattate da lei si ha la sensazione di penetrare nel mondo interiore delle persone ritratte, emergono particolari che altrimenti passerebbero sotto silenzio, ci si sente agganciati da una magia di cui lo sguardo fa fatica a saziarsi. E capisci che la curiosità è uno dei motori che muove il suo lavoro, la voglia di non fermarsi mai in una continua scoperta in cui tecnica e cuore vanno di pari passo. Come raccontare allora la storia di Marianna? Noi di Sistema 3 lo abbiamo fatto pensando ad un sito realizzato sulla nostra piattaforma Logico-cloud studiato per lasciare alle immagini tutto il loro fascino, senza inutili ridondanze, ma anche ricco di contenuti ben organizzati. Inoltre Marianna ci ha chiesto di rendere più agevole, nel miglior modo possibile, l'organizzazione del suo intero lavoro attraverso la creazione di un nuovo gestionale cucito su misura per lei utilizzando moduli personalizzati di Logico-cloud. Conoscerla e lavorare con lei è stato straordinario: ha fatto volare anche noi e ci ha lasciato la voglia di scoprire sempre qualcosa in più del suo magico mondo fatto di volti e di emozioni. Visita il sito www.mariannasantoni.com Fotoin alto: © Ivan Sarfatti.